semina autunnale

domani entro le 19 la luna consente la predisposizione delle aiuole che fioriranno ai primi cenni della primavera, e’ tempo di seminare aubretia, nontiscordardime, garofani dei poeti, margheritine, viole del
pensiero,
ma anche le bocche di leone, vanno interrati anche i bulbi di crocus, giacinti, ranuncoli, anemoni, bucaneve, tulipani, narcisi e ogni altra pianta bulbosa a fioritura primaverile. Mi sa che butto giu’ anche qualche malvone e il delphinium anche se un po’ in ritardo.

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Bike 4 climate justice

Domani appuntamento alle 15.30 in piazza graziano predielis (nota ai piu’ come piazza mercanti), per la critical mass della Giornata internazionale di Azione Climatica. Portate in bici, il vostro culo, fischietti e campanelli, le vostre piantine, e tutto quello che ancora parla di socialita’ dal basso, condivisione e sostenibilita’.

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Semi e talee

Sono davvero rientrati tutti e infatti oggi Milano puzza. Per compensare mi dedichero’ un po’ alle cure dell’orto e dal momento che oggi c’e’ luna ascendente nel segno del capricorno, penso che sia arrivato il momento di travasare gli ultimi germogli per l’inverno, verze, porri, broccoli. Stasera invece e’ giunto il momento per fare le talee e con qualche prode compare mi dilettero’ nel talea tour in giro per milano: tagliare ai giardini dei ricchi per rinpinzare i giardinetti di tutti 🙂

Il potere moltiplicatore della talea e’ qualcosa di meraviglioso, basta tagliare un ramo giovane ma robusto e semilegnoso da una qualsiasi pianta e avrete fra qualche anno una perfetta copia della pianta madre. Il paragone con il digitale mi balza subito alla mente ed ancora il p2p ci viene incontro, quindi cari frequentatori occulti del playground invece di portarvi a casa le nostre piante aromatiche (ultimamente ci hanno asportato l’aneto, il finocchietto selvatico e una pianta di rosmarino) pensate a come riprodurle e moltiplicarle piuttosto che pensare alla mera appropriazione! Venite pure a farvi le talee del rosmarino o a raccogliere i potenti semi che stiamo maturando. Rimpiango molto sia i semi dell’aneto che quelli del finocchietto.. che cmq riusciremo a recuperare in altro modo, intanto mi consolo con i bellissimi semi del fagiolino. Moltiplicate gente! Moltiplicate

 

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Il museo giardino

carmen muller al museion

Riceviamo questa bella foto scattata in vacanza sulle alpi trentine da Moo che si e’ imbattuta
con suo stupore nella mostra di Carmen Muller, al Museion di Bolzano.
Al suo occhio il contesto del museo si e’ immediatamente trasformato in un centro per appassionati di giardinaggio.

Ed in effetti l’artista ha esposto foto, oggetti e video su diversi giardini altoatesini, prevalentemente curati da pensionati, dove oggetti quotidiani vengono trasformati in qualcosa di nuovo, sia dalla presenza delle piante, ma anche dalla fantasia di chi li guarda.

L’artista  ha seguito il processo di crescita delle piante per diversi anni, puntando la sua attenzione sulla natura mutevole delle cose e dei luoghi come esercizio di posizionamento dello sguardo, per imparare ad osservare i piccoli cambamenti.

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resistenze solidali d’agosto

 la città è deserta e le piante delle aiuole liberate respirano un po’, libere dalle macchine parcheggiate attorno. Ieri siamo andate a niguarda, e tutto il giardino sta bene. Oggi era il momento di andare alla ricerca di Mr. Chen, e a salutare le sue aiuole.

a dire il vero quando sono arrivata mi sembrava tutto nuovamente distrutto e io delle piantine di peperoncino che già salivano ho trovato poco. la pioggia si è mangiata il cartello, ma perfortuna il terreno era in uno stato decente. certo, pensare alle foglione giganti di zucchina di qualche settimana fa…

ad ogni modo ogni eravamo solo semi attrezzati, e quindi abbiamo rimesso su i cartelli e piantato qualche seme, niente di più. qui non c’era praticamente più niente…

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Poster pockets

green sleeves

Bera white ci segnala Poster pockets, un interressante intervento di arte pubblica, che due street artist di Toronto, Sean Martindale ed Eric Cheung, stanno portando in giro per la citta’. Si tratta di tasche ricavate dallo spessore dei cartelloni pubblicitari arrotolati su se stessi per poter ospitare un po’ di terra e delle piante al loro interno. Molto interessante! Continue reading

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L’aiuola di Chen terrorizza l’occidente

l'aiuola di chen terrorizza l'occidente  

Sono giorni duri per le piante gia’ provate dagli strali dell’estate: ogni tanto la pioggia riassesta il microclima delle aiuole milanesi, mentre invece qualche vecchiaccio un po’ incazzato invece di godersi la bella stagione, cerca stupidi mezzucci per farsi salire la bile in corpo. E’ andata cosi’ per le povere zucchine del signor Chen, giunto agli onori della cronaca per aver piantumato un po’ di ortaggi nelle aiuole sotto casa.

I vicini le hanno provate tutte, dal sale sul terreno fino anche a chiamare i giornalisti, ma Chen, che e’ un pacifico signore di 65 anni (e ne dimostra meno di me, peraltro), per la sua simpatia e la sua pazienza non solo ha continuato a curare le sue piante ma e’ anche diventato un po’ piu’ famoso. Continue reading

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Dal manfo – Giù le mani dall’orto

di Manuela Cartosio

Giù le mani dall’orto

Sviluppare gli orti urbani per combattere la fame nel mondo, la
disoccupazione e il cambiamento climatico. E’ una delle mission che
Letizia Moratti ha fissato per l’Expo milanese del 2015 che avrà come
tema «Nutrire il pianeta, energia per la vita». La notizia non deve
aver fatto breccia nella testolina del funzionario comunale che ieri
mattina ha spedito in zona Ticinese una pattuglia di vigili urbani,
muniti di decespugliatore, per spianare un orticello coltivato da un
gruppo di giovani dei centri sociali (il pollice verde non ha
frontiere). Continue reading

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Il playground beffardo umilia il cuore degli audaci

il vigile ispeziona le zucche e le zucchine

Audaci! Come altro nomare questo manipolo di vigili che
con sprezzo del periglio e una sola verita’ nel cuore, all’alba del giorno
ventunesimo del mese che vede imbiondire i campi di grano, hanno solcato le
terre lassiste del playground, per bonificare la zona e cambiare cosi’ La
Storia.

piante e verdure minacciose che molestano cose e persone
Alle ore 7.30 un gruppetto di sparuti agricoltori si aggira nervoso sul
soglio del terreno ostile, zucchine e girasoli al loro fianco,
spaventano i passanti con il loro minaccioso sembiante e lassisti giardinieri a braccia conserte indulgono all’incedere trionfante della Storia.
Le fierissime schiere arrivano in tre pattuglie, dalle 8 del mattino in
rigorosa attivita’ a verificare che le bottiglie della plastica non siamo
mischiate, ma separate dal resto del pattume, come recita il cartello
scritto a
mano. 

Ad ogni pie’ sospinto vigili e vigilesse si accingono a ispezionare
le folte fronde delle zucchine che certamente celano armamenti e strumenti
di tortura, con cui i moderni coltivatori molestano il quartiere,
dileggiando il suo romano spirito.

A nulla valgono le perizie, il coltivatore beffardo avra’ certo pensato di
celare con qualche artifizio, cio’ che giustifica all’occhio del mondo
intero una sola verita’: quell’area va bonificata e restituita alla gloria
del
suo duce e della storia.

E mentre i pavidi coltivatori ancora sorseggiano il latte appena munto e
cedono alle tentazioni dei croissant e delle pizzette, i nostri eroi
esclamano con marziale vigor
“Se non e’ per oggi… torneremo, fortissimamente torneremo!”

Guarda le foto della dolce colazione al playground

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Colazione sul prato antisgombero

post colazione antisgombero

Pare che domani oscuri soggetti (non sappiamo ancora se coi buldozer o coi machete) si presenteranno ad orario di sgombero al playground, "per ripulire l’area dalla piantine abusive".

a parte che il concetto di pianta abusiva è di per sè grottesco anche dentro ad un orto,
per celebrare l’insensatezza di questi atti, per arridere contro lo spregio della natura e della bellezza che lo sgombero di un giardino determina, noi domani al playground ci troviamo con tutta la città a fare colazione.


post colazione antisgomberoci saranno il latte, la frutta, il pane, un posto dove sedersi, il sole che scalda, le bici appoggiate sull’erba, i giornali di prima mattina da leggere, ci saranno i vecchietti curiosi del quartiere che aiutano ad annaffiare o portano delle piante, chi si fa domande sui semi del rapanello, i migranti che scambiano con noi i semi e chi ci dice di piantare il pomodoro un po’ piu’ in la’ cosi prende più sole.

aspetteremo i buldozer e i machete per mostrare loro i fiori, che crescono spontanei sotto le cure della natura, e crescono rigogliosi sotto le cure delle persone.
i fiori che riempiono lo spazio pubblico abbandonato e lo trasformano in uno spazio di sosta e accogliente, in cui la città si ferma e ritrova un luogo e un tempo per dialogare.

Chi considera sgomberabile, illecito, abusivo e illegale tutto questo, ha scelto per sè e i suoi simili (che purtroppo siamo anche noi) la Morte invece della Vita. Per questo li accoglieremo con il nostro albero di uomini donne e creature che crescono

Fate sonni leggeri sotto alle foglie e non fate tardi a colazione,
ci vediamo dalle 7.30 coi rapanelli pirati del playground

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