L’aiuola di Chen terrorizza l’occidente

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Sono giorni duri per le piante gia’ provate dagli strali dell’estate: ogni tanto la pioggia riassesta il microclima delle aiuole milanesi, mentre invece qualche vecchiaccio un po’ incazzato invece di godersi la bella stagione, cerca stupidi mezzucci per farsi salire la bile in corpo. E’ andata cosi’ per le povere zucchine del signor Chen, giunto agli onori della cronaca per aver piantumato un po’ di ortaggi nelle aiuole sotto casa.

I vicini le hanno provate tutte, dal sale sul terreno fino anche a chiamare i giornalisti, ma Chen, che e’ un pacifico signore di 65 anni (e ne dimostra meno di me, peraltro), per la sua simpatia e la sua pazienza non solo ha continuato a curare le sue piante ma e’ anche diventato un po’ piu’ famoso.

Per tutta risposta i vicini invidiosi hanno pensato di chiamare i vigili che questa volta hanno fatto tagliare le zucchine. 

Dopo la pronta segnalazione di Cip, oggi siamo passati dal signor Chen e abbiamo piantumato del peperoncino e della calendula, sperando che i vicini non si lamentino troppo. Chen ha detto che si prendera’ cura delle piante, sarebbe bello se qualcuno potesse imparare un po’ dal suo entusiasmo e dalla sua pacatezza.

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6 Responses to L’aiuola di Chen terrorizza l’occidente

  1. otted says:

    cari
    io torno nel weekend e mi porto in valigia tutta la pioggia di dublino da riversare sulle aiuole di chen e sulle zucchine del playground.
    tenete duro nel caldo e nel secco
    le stagioni sono dalla nostra parte.
    baci

  2. espanz says:

    Che domande Cip! Ma con sto caldo se porti l’acqua te ne saremo grati, io purtroppo domani non riesco a passare ma fino a questo week end un’altro giro di innaffiatoio riesco a farlo.
    La calendula dovrebbe farcela in condizioni durissime ed anche il pepeoncino e’ una pianta rustica.
    Sinceramente spero che piova 🙂

  3. Cip says:

    Io ci passo tutti i lunedì e i mercoledì per andare e tornare dall’orto di affori, ma domani è l’ultima volta e posso bagnare se serve.

  4. espanz says:

    Allora dai anche tu una mano al signor Chen non lasciamolo solo.
    Facciamo diventare quelle aiuole un’isola fiorita. Anche io sinceramente, sebbene abbia mangiato zucchine e pomodori dell’orto del playground, credo che non mangerei nulla che sia cresciuto direttamente al fianco dei tubi di scappamento delle auto. Ma fiori e delle belle piante aromatiche ce le metterei volentieri. Pensavo di passare oggi a dare un po’ d’acqua. Magari ci si becca li’.

  5. andrea says:

    Ciao. Io mi chiamo Andrea e abito proprio davanti all’orto che prima dello sciagurato intervento di un addetto amsa che di mattina presto (forse fatto per non causare rumore) ha demolito quel piccolo orto. Ora, voglio dirvi che sono poche le persone del vicinato che si sono lamentate. Io per esempio lo trovavo bello, non molto sano, ma meglio della semplice terra. Chi si è lamentato allora? Dei soliti vecchietti che non sono capaci di starsene zitti e di qualche ridicolo benpensante che preferisce l’immondizia sotto casa piuttosto che un’orto, peraltro ben curato. Io ci vorrei piantare i pomodorini di cui vado tanto ghiotto. Forse non li mangerei con le macchine che ci passano a pochi centimetri, ma almeno abbellirebbe delle piazzuole lasciate al loro destino da un comune inetto e lamentoso come certi vecchietti.
    Un saluto
    andrea

  6. Cip says:

    Concordo con quanto scrivi, credo che Chen e Masanobu Fukuoka (agronomo giapponese) abbiano molto da insegnarci, a partire dalla semina con palline di argilla:

    http://www.youtube.com/watch?v=v2aKo6la7J4

    🙂

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